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CARAVAGGIO ~ opere e biografia ( prima parte) ✿

Bacco (1596-1597)
Michelangelo Merisi detto Caravaggio, nasce a Caravaggio, (ma forse a Milano), il 29 Settembre 1571.
Per il talento dimostrato, a 13 anni viene mandato dalla famiglia a Milano presso la bottega del pittore, già allievo del Tiziano, Simone Peterzano, dove impara le tecniche del realismo lombardo e del rinascimento veneto.
Già in giovane età il; pittore esprime il carattere forte che caratterizzerà le vicende della sua vita.
A vent'anni, finito l'apprendistato, Caravaggio si trasferisce a Venezia per studiare da vicino i grandi Maestri Veneti, Giorgione, Tiziano e Tintoretto.


Nel 1592, si trasferisce a Roma dove accetta l'ordinazione di quadri rappresentanti fiori o frutta ed inventa un suo particolare repertorio dipingendo giovani presi dalla strada, messi in posa, accompagnati da cesti di frutta, calici e oggetti di vetro.
Alcuni biografi del tempo suggeriscono che il viaggio a Roma fosse in effetti una fuga per sottrarsi alla giustizia veneta dopo un omicidio commesso da Michelangelo Merisi poco più che ventenne.
Giuditta che taglia la testa a Oloferne (1598-1599). Galleria Nazionale d'Arte Antica, Roma
Durante i primi anni di permanenza a Roma, Caravaggio passa di bottega in bottega: sono suoi maestri Lorenzo il Siciliano, Antiveduto Grammatica, Giuseppe Cesari detto il Cavalier d'Arpino, ma presto decide di mettersi in proprio, anche perchè era spesso in attrito con loro per la sua condotta di vita piuttosto sregolata e citato spesso nelle denuncie per fatti di violenza nei quartieri più turbolenti della città.
Perfeziona la sua capacità di rappresentare gli oggetti così come sono in realtà: la foglia secca, la mela bacata, senza cercare di abbellire la natura pratica comune negli artisti dell'epoca.
Nonostante il mito dell'artista bohemien che trae ispirazione dalla vita di strada e dai fatti di sangue e di malaffare a cui è abituato, Caravaggio trova il suo primo protettore nel cardinal Francesco Maria Del Monte che, incantato dalla sua pittura, acquista alcuni dei suoi quadri, lo prende a servizio trattandolo da amico, inserendolo in un ambiente culturale molto più stimolante.
In questo periodo il pittore passa alla raffigurazione delle persone e dipinge capolavori quali "Testa di Medusa", "San Giovanni Battista", "L'amore vittorioso", "Giuditta e Oloferne".


Medusa 1597
Amor vincit omnia (1601-1602). Staatliche Museen, Berlino

San Giovanni Battista 1602

San Giovanni Battista 1604

San Giovanni Battista 1609-10

San Giovanni Battista 1610

San Giovanni battista alla fonte 1608

La vocazione di San Matteo - dettaglio 1599-1600





Con la "Vocazione di San Matteo" ha inizio la poetica del Caravaggio nel rapporto luce-ombra che poi si svilupperà nelle opere successive.
I personaggi sono rappresentati con abiti del tempo;  la luce, una luce soffusa che entra da una finestra fuori scena  è l'elemento caratterizzante l'intera opera.
Il taglio della luce conduce l'occhio dello spettatore da destra verso sinistra, dal gruppo di personaggi al gesto di Cristo.    

La vocazione di San Matteo 1599-1600
Autoritratto
Il carattere rissoso e violento del Caravaggio lo porta fatalmente ad un omicidio: durante una partita di pallacorda scoppia una rissa: il pittore viene ferito, ma il suo rivale muore accoltellato.

Il tribunale condanna alla decapitazione Caravaggio che fugge a Napoli, ma nei dipinti dell'artista lombardo compaiono ossessivamente personaggi giustiziati con la testa mozzata, ed il volto del condannato è il suo autoritratto.

David con la testa di Golia (1609-1610). Galleria Borghese, Roma
Davide e Golia 1605

Sacrificio d'Isacco 1603
     Caravaggio vive tra il 1606 e il 1607  nella città di Napoli, lavorando a "Le sette opere di Misericordia", conservata al Pio monte di Misericordia e "La flagellazione di Cristo", conservata al museo di Capodimonte.
Le sette opere di Misericordia 1606

Flagellazione di Cristo (1607-1608). Galleria nazionale di Capodimonte, Napoli

Cristo alla colonna 1607
Cattura di Cristo 1602
    Nel 1608 Il pittore si trova a Malta dove viene nominato cavaliere, il gesto rappresenta una riabilitazione dopo la vita sregolata dell'artista in fuga dalla giustizia.
Qui esegue quella che è la sua tela più grande: la "Decollazione del Battista".
La scena è piuttosto spoglia, dipinta su una tela di 361 x 520 cm. rappresenta un ambiente squallido, con colori spenti ed ampi spazi vuoti.

Decollazione del Battista
 Arrestato per un duro litigio con un cavaliere di rango superiore e scoperto la condanna a morte che pende su di lui, Caravaggio viene rinchiuso nel carcere di Sant'Angelo a La Valletta, da dove riesce ad evadere.
I Cavalieri di Malta espulsero Caravaggio dall'Ordine con disonore: «Come membro fetido e putrido».
A Siracusa dove si rifugia, il pittore dipinge il "Seppellimento di Santa Lucia", anche in questo caso, come nelle successive opere realizzate a Messina: "La resurrezione di Lazzaro" e "l'Adorazione dei pastori", si conferma la sua tendenza ad utilizzare tele di grandi dimensioni, lasciando significativi spazi vuoti.
Adorazione dei Pastori 1609
Sepoltura di Santa Lucia 1608


La Resurrezione di Lazzaro del Caravaggio prima del restauro
Nel 1609 Caravaggio è di nuovo a Napoli dove viene ferito gravemente, qui esegue opere come Davide con la testa di Golia e Salomè con la testa di Battista.
Davide con la testa di Golia

Salomè con la testa del Battista 1608

Salomè con la testa del Battista 1609

Nel 1610, sulla spiaggia di Port'Ercole, dove era in attesa di rientrare a Roma per ricevere la grazia, scambiato per qualcun'altro, viene arrestato e incarcerato per due giorni,  perdendo così tutti i suoi averi.
Il 18 agosto del 1610, sulla stessa spiaggia, dove era tornato per recuperare le sue cose, Caravaggio muore di  " febbre maligna", come scrive il Bellori e non aveva ancora 39 anni.
San Giovanni Battista 1604

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